..:: la pesca a mosca, la nostra passione ::..
vacanze agosto 2002
di Massimo Mascalchi
Al di la delle colline a nord di Firenze si estendono a ridosso dell'Appennino le valli del Mugello. Questi Sono luoghi pieni di storia e di leggende ma la cosa più sorprendente è che ci si trova immersi in una natura che solo la saggezza dei nostri avi ha saputo tramandarci. Infatti sono spettacolari le "foreste" di castagno alcuni dei quali sono secolari e hanno rappresentato, nei tempi passati, l'unica fonte di reddito sicuro per le genti che vivevano nei tanti "paesini" sparsi in questi boschi. Ma anche le valli e le colline che ne discendono mantengono vivo il "disegno" dettato dagli uomini nel corso della storia.
Mia madre è nata e cresciuta in questi luoghi ed è qui che da ragazzetto vi passavamo le vacanze estive. E' in questi luoghi che ho incominciato a pescare, infatti non esiste montagna i cui "costoni" non sono stati disegnati e modellati nel corso delle varie ere da un torrente e tanto meno non esiste una valle che non sia attraversata da un corso d'acqua. Insomma, sono molti i torrenti che discendendo dall'Appennino attraversano il Mugello e la maggior parte di questi vanno ad alimentare la Sieve che a sua volta è il maggiore affluente dell'Arno.
Era da diverso tempo che maturavo l'intenzione di effettuare delle vacanze nella mia Toscana e in particolare nel Mugello, appunto. Ma le mie dovevano essere vacanze particolari: l'intenzione era quella di effettuare delle uscite di pesca nei luoghi che mi avevano visto nascere come pescatore...
Non starò qui a raccontarvi che, a parte la magia che ancora questi luoghi mantengono, molti cambiamenti ci sono stati. Non entrerò nei dettagli di alcuni scempi causati dall'uomo a questa magnifica natura come ad esempio gli effetti dannosi rilevati su alcuni corsi d'acqua a causa dei lavori dell'alta velocità: dei torrenti sono addirittura scomparsi per sempre! E cosa dire poi dell'invaso di Bilancino, un'immensa diga artificiale che ha modificato per sempre il territorio e che doveva servire per le emergenze idriche (sia nei i periodi di secca che per le piene) ma la massiccia lottizzazione delle sue sponde fanno già pensare a tutt'altra cosa...
Ma eccomi finalmente a pescare nel torrente Ensa che scorre nei pressi di Ronta, un paesino a pochi chilometri da Borgo San Lorenzo. In quasi tutti i torrenti del Mugello è molto difficoltoso pescare a mosca a causa della fitta vegetazione. Alcuni amici PAM definiscono questi torrenti non idonei alla pesca che pratichiamo. Io sostengo il contrario forse perché ancora non mi sono adattato al "pronto pesca" e comunque credo che un pescatore si valuti anche da come sa riconoscere un ambiente dove e come un pesce vive e di conseguenza come insidiarlo e quindi catturarlo. E che dire poi della soddisfazione di essere stati in dei luoghi che di "natura" sono pieni?
Nell'Ensa ho effettuato alcune catture di trote fario, probabile rimanenza di qualche semina visto che ormai questa non è più è un salmonide indigeno delle nostre acque montane. E' bastato far "scivolare" le mosche lungo la corrente che entrava nelle varie "buche". Ho provato quasi tutti gli artificiali che avevo ma le mosche da "caccia" realizzate prima della partenza hanno dato i risultati migliori.
Nei giorni a seguire ho praticato altre uscite di pesca in altrettanti torrenti del Mugello e non sono mancate le soddisfazioni anche se in qualche caso sono rimasto "all'asciutto" come nel torrente Tavaiano nei pressi di Galliano, questo per colpa per lo più delle tecniche adottate che per il fatto che le trote presenti erano poche e "smaliziate". Eh si, in questi torrenti la sperimentazione o l'improvvisazione non pagano!
Ho finito, poi, le mie giornate di pesca nel fiume Sieve nel tratto che da Cafaggiolo porta a San Piero esclusa la zona intermedia riservata agli artificiali e dove è possibile pescare solo con autorizzazione speciale. Non ero a conoscenza della particolarità di questa zona (purtroppo è da troppi anni che manco dalle "mie terre") e, visto che le vacanze erano al termine, non avevo più tempo per informarmi e per ottenere i permessi necessari, ma la prossima volta... Comunque, a valle della suddetta zona, sono riuscito a catturare, dopo una lunga "lotta", una bella trota sfuggita, forse, dal tratto in questione:
La Sieve è ricca di cavedani di tutte le misure e tutti, una volta ferrati, danno soddisfazione grazie alla loro vivacità. Le maggiori catture le ho avute nel pomeriggio a secca ma anche con le sommerse alle prime ore del mattino le soddisfazioni non sono mancate. Le ferrate devono essere decise e rapide per evitare che nei primi momenti di recupero i pesci non si inoltrino per istinto lungo le rive ricche di vegetazione e altri arbusti. Verso la fine del mattino i cavedani più grossi si trovano lungo le correnti più veloci per poi spostarsi dalle prime ore nel pomeriggio in acque più calme e profonde magari sotto le fronde degli alberi che sfiorano il pelo dell'acqua. E' proprio sotto quelle fronde che bisogna lanciare se vogliamo vedere delle magnifiche bollate e, lo assicuro, non è per niente facile ma è stato un ottimo allenamento per effettuare dei lanci rapidi e precisi.
Informo (in particolare chi pratica il no kill) che tutti gli artificiali usati erano privi di ardiglione e tutti i pesci catturati sono stati immediatamente rilasciati ma, siccome non sono ipocrita, confesso: se ero in possesso di una cella frigorifera qualche pesce lo avrei portato volentieri a casa, specialmente le trote...
Durante queste vacanze le mie soddisfazioni non si sono fermate solo alla pesca o nel vedere i paesaggi del Mugello. Questo, per chi non lo conosce, è un luogo dove si mangia bene e dove si bevono degli ottimi vini. Anche le acque, che sgorgano dalle diverse fonti sparse in tutto il territorio, sono altrettanto buone. Non esiste ristorante che non proponga nel suo menu il piatto tradizionale del Mugello: i tortelli di patate! E che dire poi degli arrosti misti...
Se pensate di fare una vacanza nel Mugello scegliete un periodo compreso tra luglio e settembre, vi sono una miriade di sagre paesane dedicate ai piatti tipici. Se poi i pesci non ne vogliono sapere, riponete le vostre attrezzature "saltate il fosso" risalite verso i boschi di castagno e... tranquilli, non ritornerete a mani vuote:
Non mancano, poi, luoghi dove fare delle ottime merende come al Bar Alimentari Cipriani Vanna in località Cornocchio lungo la strada che da Barberino del Mugello sale alle Croci di Calenzano. Invece, se cercate un buon albergo tranquillo con una buona cucina tipica, vi consiglio l'Hotel Marrani a Ronta di Mugello, qui chiedete della Signora Claudia. Se vi fermerete in uno di questi luoghi ditegli pure che vi mando io (quel "ragazzo" che, per lavoro, si trova a Milano), non so se questo vi farà risparmiare sul conto ma voi provateci lo stesso, sicuramente non vi mancherà ospitalità e simpatia...
E perché non fare anche i turisti? Firenze è vicina come pure gli innumerevoli e favolosi parchi, uno fra tutti è il parco di Villa Demidoff "protetto dal gigante" dell'Appennino:
Ebbene si, vi consiglio vivamente una vacanza nel Mugello, anche se pur breve, ormai la mia è finita e c'è già chi mi aspetta pronta a mettere in moto l'auto appena sarò salito a bordo:
Sulla strada del ritorno non nascondo una certa malinconia e sarà stato per questo che riesco a strappare una promessa a chi mi accompagna: -... dai, su, vedrai che i tortelli di patate te li saprò fare anche io...-