I.F.F.C.

..:: la pesca a mosca, la nostra passione ::..

10 novembre 2002
IL NAVIGLIO SFORZESCO

 

di Gianni Tacchini

Immerso nel verde del Parco del Ticino ed a pochi chilometri dalle metropoli lombarde e piemontesi scorre il Naviglio Sforzesco, un magnifico corso d’acqua i cui diritti di pesca sono stati dati in concessione all’A.P.D. Novara.

Nasce a Galliate dalla “Lama Barcellona”, una lanca di origine sorgiva la cui portata d’acqua viene aumentata da un canale di collegamento con il Ticino, fiume dove il Naviglio Sforzesco sfocia dopo essersi arricchito delle numerose sorgive presenti nella zona, ma anche dopo aver distribuito le sue acque per soddisfare la sete delle colture vigevanesi. 

Il tratto preso in considerazione è lungo circa 5 Km ed è suddiviso in due principali zone: una riservata alla sola pesca a mosca con coda di topo della lunghezza di circa 2 Km compresa fra il confine comunale Romentino Galliate ed il ponte Napoleone in comune di Romentino, l’altra, riservata alla pesca con esche artificiali, di circa 3 Km, questa inizia dal ponte Napoleone e termina all’imbocco della troticoltura Mandelli nella frazione di San Martino di Trecate.

Da diversi anni queste acque sono gestite, su incarico dell’A.P.D. Novara, dal Club Pescatori Sportivi di Novara, il quale ha impostato una gestione differenziata mirata ad ottenere un luogo con buona pescosità e di elevata qualità ittica.

L’aspetto generale del Naviglio Sforzesco è quello di una grossa risorgiva di pianura, nella quale si alternano tratti di acqua veloce a quelli di acqua lenta. Purtroppo non mancano angoli canalizzati, in particolare tra il ponte della statale 11, nel territorio di San Martino di Trecate, ed il ponte “Napoleone” nel comune di Romentino. 

I livelli dell’acqua sono regimentati, e, se ciò dà il vantaggio di rendere il Naviglio Sforzesco pescabile anche quando molti fiumi non lo sono, rende anche possibile il verificarsi di sensibili sbalzi di livelli in sole 24 ore, questo accade solo in funzione delle esigenze irrigue o di manutenzione degli impianti di una centrale elettrica del vigevanese.

Il fondale è ciottoloso e sabbioso, mentre la buona qualità dell’acqua è comprovata dalla presenza di una grande quantità di ninfe di ogni tipo. 

La trota fario è regina in queste acque in quanto oggetto di periodiche immissioni, sia con esemplari adulti che con novellame proveniente da allevamenti selezionati o da recuperi in corsi d’acqua posti in asciutta per i soliti ed irrinunciabili “lavori di manutenzione”. Esiste anche una buona popolazione di lucci autoctoni, anche di taglia, mentre pressoché scomparsi, e pertanto protetti, marmorate e temoli che pure un tempo, neanche troppo remoto, abbondavano in queste acque. 

La pesca è rivolta prevalentemente alle numerose trote presenti per le quali, ad inizio stagione conviene utilizzare imitazioni di piccole effimere e di chironomidi, per poi, col passare del tempo e sempre facendo riferimento alle schiuse naturali, ad artificiali più sostenuti. Infatti già nella seconda metà di aprile schiudono le prime mosche di Maggio eplecotteri di tipo perlidae. Le  sedges schiudono circa un mese più tardi.

In assenza di bollate e nei momenti più ostili è opportuno pescare sommerso. Particolarmente efficaci le spiders, scegliendone i colori e le proporzioni in base alla stagione, o, in alternativa, imitazioni di gamberetti, di portasassi o di ninfe. 

La limpidezza dell’acqua spesso permette la pesca a ninfa “a vista”, mettendo così a dura prova l’abilità e la pazienza dei pescatori.

Buoni risultati anche con gli streamers. Non amo particolarmente questo tipo di pesca, ma devo ammettere che qualche volta mi hanno fatto concludere positivamente delle uscite “irrimediabilmente perse”.

Riassumendo, il Naviglio Sforzesco, pur essendo gestito anche con pesci di immissione, non è un luogo facile. Le sue trote, particolarmente selettive, si fanno ingannare prevalentemente da quei pescatori in possesso di un bagaglio culturale e tecnico tale da consentirgli di passare da una pesca ultraleggera ad una con autentici “incudini”. 

VIGILANZA E REGOLAMENTI

Il controllo sull’attività di pesca è affidato prevalentemente ai guardiapesca volontari dell’U.N.Pe.M., del quale il Club Pescatori Sportivi di Novara è una Sezione. Nella zona operano anche gli agenti del Parco Naturale Valle Ticino e della Provincia di Novara. 

Il Naviglio Sforzesco è una riserva di pesca dell’A.P.D. Novara gestita dal Club Pescatori Sportivi di Novara. Per poterci pescare è necessario esserne soci acquistando una tessera annuale scelta tra le seguenti tipologie: 10 uscite, 20 uscite e Sostenitore, i cui costi vengono decisi di anno in anno.

Sono disponibili, per i soli soci dell’A.P.D. Novara, un numero limitato di permessi giornalieri.

La pesca è consentita tutto l’anno, nel rispetto della Legge Regionale Piemontese sulla pesca e dello specifico Regolamento di gestione.

Dal 1 dicembre 2002, nella sola zona riservata alla sola pesca a mosca,è stato istituito un divieto assoluto di pesca sino al 1 marzo a protezione delle aree di riproduzione naturale.

Il tratto riservato alla sola pesca a mosca è rigorosamente No Kill.

Ovunque è obbligatorio l’utilizzo di esche ad amo singolo senza ardiglione o con lo stesso schiacciato.

Non possono mai essere trattenuti temoli e trote marmorate.

La pesca in wading è consentita solo nella parte iniziale e finale della riserva (dalla passerella a monte e dalla confluenza del by pass a valle).

I permessi di pesca possono essere reperiti presso i migliori negozi di pesca di Milano e dintorni.  

COME RAGGIUNGERE IL NAVIGLIO SFORZESCO

Il tratto del Naviglio Sforzesco preso in esame si trova in Piemonte, e più precisamente in provincia di Novara. 

La via più semplice per raggiungerlo consiste nel percorrere l’autostrada Torino Milano ed uscire al casello di Novara Est. Seguire le indicazioni per Galliate e poi deviare per Romentino. Giunti in paese, proseguire seguendo la segnaletica per il Parco del Ticino. Dopo aver oltrepassato la cascina Torre Mandelli e l’annesso laghetto di pesca sportiva, si gira a sinistra lungo una strada sterrata che ci porterà in località Boscaccio. 

 Qui saremo al centro della zona riservata alla pesca con la mosca. Nel parcheggiare la macchina, fare attenzione a non inibire l’accesso ai campi agli agricoltori.

Per portarsi nel tratto riservato alla pesca con gli artificiali conviene ritornare in paese a Romentino e seguire i cartelli per Trecate e poi per Milano. Dopo aver oltrepassato la frazione di San Martino di Trecate, girare a sinistra alla prima stradina asfaltata. Questa località si chiama “Centrale Moneta".

Chi proviene da Milano può uscire al casello autostradale di Boffalora Ticino e seguire le indicazioni per Magenta e poi Novara. Circa 300 metri dopo aver oltrepassato il ponte sul fiume Ticino troverà sulla destra la strada che ci porta alla Centrale Moneta.  

 Per la zona mosca, basta proseguire in direzione Novara sino all’incrocio per Romentino. Entrare in paese e seguire le indicazioni già descritte.  

 CON COSA PESCARE

 Durante i mesi di maggio/giugno ho fatto delle pescate favolose con l’imitazione di una sedge giallo-rossiccia della quale ve ne descrivo il dressing:  

amo:

a gambo medio #8

filo montaggio:

marrone

addome:

piuma di collo di gallo rossiccio avvolta a palmer sino a 3/4mm dall'occhiello

ali:

grossa piuma di collo di gallo avvolta a spirali strette, successivamente raggruppate e girate all'indietro aperte a ventaglio

torace:

collarino in puma di collo di gallo

testa:

in filo di montaggio

La mosca appena descritta dà risultati eccezionali anche in assenza di schiusa, specialmente se usata in zone ombreggiate. Va lanciata nell’immediato sottoriva opposto e successivamente recuperata facendola pattinare sull’acqua.  

Tra le sommerse, nei mesi di giugno e luglio, preferisco la seguente spider: 

amo:

grub #10

filo montaggio:

giallo

corpo:

in lana gialla

tinsel:

piatto argento

ali:

piuma di pernice chiara

Questa mosca, abbinata ad un’altra di colore nero, dà risultati eccezionali.