..:: la pesca a mosca, la nostra passione ::..
giugno 2003
di Gianni Tacchini
Sembra incredibile come certi eventi,capitati per caso, ti trascinino in avventure delle quali non si può che avere un ottimo ricordo.
Così è successo anche a noi. Un amico capitato in Finlandia per lavoro, la passione per la pesca con la mosca, comune al suo interlocutore locale, un primo approccio decisamente entusiasmante con un fiume particolarmente ricco di trote e temoli.
Al suo ritorno in Italia ne parla con gli amici del Club Pescatori Sportivi Novara, e subito scatta tra i soci la voglia esplorare quel fiume tanto decantato. Affascina anche il fatto che la Finlandia sia in Europa, la moneta sia l’euro e, tutto sommato, rispetto ad altre località più blasonate d’oltreoceano sia abbastanza vicina ed economica.
In breve si forma il primo gruppo di "esploratori", composto da Roberto M., Lorenzo, Paolo, Guido, Corrado, Roberto G., Marco e Gianni. Verificato la possibilità di poter usufruire di tre giorni di ferie da poter agganciare al sabato e domenica, all’unanimità si dà incarico a Roberto M., esperto in viaggi, di studiare la formula più economica per affrontare l’avventura. La scelta ricade sul volo Milano Zurigo Helsinki e noleggio in loco di un’autovettura.
Così mercoledì 25 giugno decolliamo da Malpensa per giungere ad Helsinki alle 14:00, velocemente disbrighiamo le pratiche burocratiche per il noleggio di due autovetture ed eccoci in pista verso la nostra meta.
Dopo circa 380 chilometri di percorso misto tra autostrade e strade statali, sempre circondati dai verdi e lussureggianti boschi finlandesi, attraversando un incredibile numero di laghi giungiamo a Tervo/Lohimaa alle 19:00 circa. L’accoglienza è entusiasmante: il titolare ci affida in brevissimo tempo a due sue graziose collaboratrici che si prendono cura di noi dapprima offrendoci un’ottima cena a base di carne di alce e poi indicandoci i cottages a noi riservati. Due moderne strutture dotate di cucina perfettamente attrezzata, sauna, camere da letto confortevoli, locali spogliatoio ove poterci cambiare e lasciar asciugare waders e riporre le canne da pesca.
In un attimo disfiamo le valige, montiamo le canne, indossiamo i wader. Il fiume è a soli duecento metri che percorriamo quasi di corsa.
I livelli sono leggermente alti per la pesca a secca, così il gruppo si divide: c’è chi preferisce montare ninfe appesantite e "buttarsi" nella pesca e chi preferisce perlustrare il fiume per "capire meglio". Così, dopo soli quindici minuti di camminata, scopriamo che dal fiume si origina un laterale e, nella pianetta, vediamo le prime bollate. Si tratta di affamatissime fario di circa 30 centimetri che bollano sulle numerose sedges mentre stanno deponendo le uova. La prima cattura non tarda a venire, poi la seconda, la terza, la quarta... etc. Alla quindicesima decidiamo di cambiare posto e raggiungere gli altri, anche loro visibilmente soddisfatti delle catture effettuate e della taglia più che interessante. Il tramonto bellissimo invoglia a pescare ancora, ma sono le 24:00 e la stanchezza comincia a farsi sentire.
Il mattino successivo alle 06:00 siamo già tutti in piedi e ci prepariamo ad affrontare la giornata con un’abbondante colazione a base di succhi di frutta, salumi, formaggi...
... c’è anche del filetto di trota affumicata, ma nessuno ha il coraggio. Tutti a pesca. C’è chi si butta sui correntoni con grosse ninfe o streamer alla ricerca di iridee la cui taglia va da uno a sei chili, chi ricerca correnti più tenui alla ricerca di temoli da sogno, chi vuol provare il laterale del giorno precedente.
Quando ci ritroviamo per il pranzo, alle 16:00 circa, siamo tutti visibilmente emozionati dalle catture, c’è chi ha agganciato la trota della sua vita, chi, come Lorenzo, il temolo della sua vita, e così via, tra un boccone l’altro i racconti si susseguono.
Per riprendere a pescare dobbiamo attendere le 18:00 orario di inizio del nuovo permesso di pesca valido sino alle 16:00 del giorno successivo. Anche la serata ricalca i risultati della giornata, e quando ci ritroviamo, alle 24:00 circa, dobbiamo ancora prepararci una spaghettata. Il pomeriggio successivo decidiamo una nuova esperienza grazie alla cortesia dei gestori della riserva che ci concedono l’utilizzo delle loro barche per pescare sul lago superiore alla ricerca di persici reali e lucci. Le numerose le catture, sia pur di taglia mediocre, e la possibilità di competere tra di noi hanno reso anche questa esperienza particolarmente interessante, rafforzando quella amicizia che già regnava tra di noi.
In serata decidiamo di fare un’altra esperienza, la pesca a traina alla ricerca del "pezzo da novanta". Dopo esserci accordati con la guida, alle 19:00 ci troviamo sul molo del lago inferiore per provare questa nuova emozione. Purtroppo il brusco abbassamento della temperatura, o forse qualche altro fattore, hanno deluso le nostre aspettative, senza contare che il freddo era così pungente da costringerci tutti ad una doccia bollente o ad una sauna appena rientrati a terra.
Siamo oramai giunti al nostro ultimo giorno di vacanza, ed il dover rifare la valige ci mette un poco di tristezza. Ma sono sensazioni che dobbiamo superare. Il giorno successivo,di primo mattino, saliamo sulle auto ed in poco più di 4 ore siamo ad Helsinky. Restituiamo le auto e poi a fare il chek in all’aeroporto. Arrivederci Finlandia, e grazie per il magnifico soggiorno.